L’anno è iniziato bene: nel segno della Regina. Che volete che vi dica? Ogni tanto prendo in mano un suo libro, uno qualsiasi, inizio a leggerlo e mi ritrovo un quarto d’ora dopo ad averne letti 3 capitoli senza che nemmeno me ne accorgessi… mi fa questo effetto.
Nella Britannia divisa in tribù e sotto la minaccia di un’invasione da parte di Roma, si intrecciano inestricabilmente le storie di due donne molto diverse tra loro, destinate entrambe a giocare un ruolo fondamentale nel futuro di Avalon. La giovane Boudica, caparbia e orgogliosa figlia di un nobile capo degli iceni, viene mandata su un’isola dove sarà iniziata alla saggezza dei druidi. E lì incontra la potente sacerdotessa Lhiannon, che diverrà il suo mentore e la sua migliore amica. Insieme a lei Boudica intraprende il viaggio fino ad Avalon, dove verrà consacrata donna secondo gli antichi riti della Dea. Dopo il rituale Boudica torna dal suo popolo, dove sposa un nobile iceno, Prasutagos. Questi sceglie di scendere a patti con l’invasore per mantenere una certa autonomia e godere dei benefici dell’alleanza con Roma. Ma alla sua morte la situazione cambierà drammaticamente, e Boudica e le sue figlie si troveranno in grave pericolo…
Commento: Non è uno dei suoi migliori, non è nemmeno suo se ci si pensa (scritto da una coautrice) ma è come tornare a casa ogni volta.
Commento: una scoperta bruciante, ben scritto e con un messaggio di fondo non indifferente. Il migliore del 2009? Forse sì.
È trascorso un anno dalla morte di Danny Martine, e la Torre Bianca è di nuovo in pericolo. La Regina Darmha non riesce a superare il dolore per la perdita di Slicha, i Paladini stanno smarrendo la fiducia in se stessi e faticano a ottenere l’appoggio dei popoli del Regno. Anche il Primo Canuto è in difficoltà, straziato dal rimorso per una colpa antica. Dopo il furto di atavici manufatti e il compimento di due sortilegi di potenza smisurata, dalle viscere della terra risorge il Palazzo dell’Inverso e si scatena la furia dei Sette Anatemi. Non resta che prepararsi alla battaglia finale. Attraverso nuovi scontri e gravi perdite, resi più duri da oscure, misteriose presenze, verrà finalmente a galla il passato di Estasia e, con esso, la verità. La lotta per l’affermazione del Bene sarà un incessante flusso di emozioni e obbligherà tutti i protagonisti ad affrontare mostri reali e interiori, fino a comprendere e accettare la complessità della vita.
Commento: la conclusione di una saga che ha mostrato, sempre in crescendo capitolo dopo capitolo, anno dopo anno, i mille volti della natura umana: fra metafore, allegorie e simbologie uniche e irripetibili. Estasia è estro puro.
Il giovane Paul, figlio del duca Leto, non sa quasi nulla di Arrakis quando gli annunciano che è la sua prossima destinazione. Poi, a poco a poco, frammenti di racconti, ricordi, qualche parola rubata – tutto stranamente pervaso da un che di leggendario – iniziano a comporre un quadro inquietante. Meglio conosciuto come Dune, il pianeta di Arrakis è un immenso deserto caratterizzato da una fauna molto particolare, creature gigantesche, vermi che sono lunghi centinaia di metri. Tutto sembra misterioso in quel mondo, anche i suoi abitanti, i Fremen, un popolo che custodisce gelosamente la sua arcana cultura e che ha affinato arti eccezionali. Ma Dune è anche, e soprattutto, l’unica fonte del melange, la "droga delle droghe", indispensabile per affrontare lunghi viaggi interplanetari, garantire straordinari poteri telepatici e assicurare un’incredibile longevità. E su Dune il destino di Paul si compirà, tra mille pericoli e dopo un difficile percorso spirituale… Epopea affascinante, densa di emozioni, di avventure e spunti profetici, Dune reclama negli anni il proprio "status" di classico. Vincitore di numerosi premi Hugo e Nebula, è la creazione più riuscita di Frank Herbert, citato dal New York Times tra i dieci autori "che bisogna assolutamente leggere"
Commento: grandioso e complesso, anche ostico. Difficilmente si scriveranno ancora libri come questo…
Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l’invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l’inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l’ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L’incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista "Millennium", specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l’aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose. Accolto al suo esordio come una rivelazione, Stieg Larsson ha scritto un thriller che emoziona e insieme un romanzo che, al di là dell’indagine serrata e dei colpi di scena, contiene un messaggio sul nostro tempo. Un giallo che all’azione e al dramma combina una storia molto umana e tragicamente moderna.
Commento: per me, la sorpresa del 2009. Il personaggio femmine dell’anno: Lisbeth. Travolgente e ben scritto.
Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos’è stata la sua vita e di cos’è la vita: "Se hai capito qualcosa la vuoi lasciare lì in un pacchetto", dice. Così racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. "Se michie di alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io sento così forte." Un testo che è il suo ultimo regalo: il nuovo libro di Tiziano Terzani.
Commento: Inarrivabile. Vita pura.
Mikael Blomkvist è tornato vittorioso alla guida di Millennium, pronto a lanciare un numero speciale su un vasto traffico di prostituzione dai paesi dell’Est. L’inchiesta si preannuncia esplosiva: la denuncia riguarda un intero sistema di violenze e soprusi, e non risparmia poliziotti, giudici e politici, perfino esponenti dei servizi segreti. Ma poco prima di andare in stampa, un triplice omicidio fa sospendere la pubblicazione, mentre si scatena una vera e propria caccia all’uomo: l’attenzione di polizia e media nazionali si concentra su Lisbeth Salander, la giovane hacker, "così impeccabilmente competente e al tempo stesso così socialmente irrecuperabile", ora principale sospettata. Blomkvist, incurante di quanto tutti sembrano credere, dà il via a un’indagine per accertare le responsabilità di Lisbeth, "la donna che odia gli uomini che odiano le donne". È lei la vera protagonista di questo nuovo episodio della Millennium Trilogy, un thriller serrato che all’intrigo diabolico unisce un’acuta descrizione della società moderna, con le sue contraddizioni e deviazioni, consegnandoci con Lisbeth Salander un personaggio femminile unico, commovente e indimenticabile.
Commento: doppietta prevedibile di Larsson, qui con Lisbeth più che mai… forse meno “misterioso” del precedente, ma con le ultime cento pagine da maestro.
Il 2 febbraio è considerato un giorno magico. È il giorno in cui si apre una porta tra il mondo reale e il mondo fantastico, e tutto può accadere. È il giorno in cui a Oulx, un paese tra le montagne della Val di Susa, compaiono due colossi alti tre metri e armati fino ai denti, che assomigliano in modo impressionante ai protagonisti della famosissima saga fantasy di Tarkaan. È il giorno in cui, a Tarkaan, i ferocissimi guerrieri delle montagne danno la caccia a venticinque alunni della scuola elementare di Oulx. All’alba del 3 febbraio, il passaggio tra i due mondi si chiuderà definitivamente, fino all’anno successivo. Ci sono solo 24 ore di tempo perché ogni creatura vivente torni nel proprio mondo…
Commento: divertente, piacevole e riuscito mix di letteratura per ragazzi, con un tocco di leggenda medievale e fantasy classica. Fra encomiabili messaggi di fondo e un’anima speciale.
Edizione Limitata in sole 64 copie, con l’aggiunta del racconto "Anobium" tratto dall’antologia Sanctuary. L’Acropoli delle Ombre è il secondo e ultimo volume della saga Prodigium. Ogni mistero lasciato in sospeso nel capitolo precedente troverà la sua risoluzione: l’identità del Burattinaio, la Profezia Dimenticata, la vera identità dei quattro protagonisti Alyssa, Dafne, Ryan, Kaleb e il passato oscuro della Magistra.
Commento: brivido conclusivo per una serie fuori dagli schemi, originale, e di grande impatto emotivo. Un libro, una sorpresa.
A quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat. Dalla sua "kolba" di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l’arrivo del giovedì, il giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema. Mariam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa del padre, dove lui non la porterà mai perché Mariam è una "harami", una bastarda, e sarebbe un’umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L’unica cosa che deve imparare è la sopportazione. Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell’aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il giorno del loro funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashtu e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra. Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile. Dall’intreccio di due destini, una storia che ripercorre la storia di un paese in cerca di pace, dove l’amicizia e l’amore sembrano ancora l’unica salvezza.
Commento: è ancora in lettura, ma indubbiamente posso già dire che mi aiuterà a chiudere l’anno così come l’ho iniziato. In bellezza.
Ciao,
L.
beh con MZB sfondi una porta che non c’è… lo sai bene. Io ho in rampa di lancio la Signora di Avalon, più l’ultimo di Licia, alcuni tomi della Arendt, Sanctuary, l’ultimo orco, gli ultimi due di Martin, insomma per qualche giorno sono a posto, ah sì poi ho deciso di leggere e-Doll
nel frattempo scrivo… scrivo… scrivo…
ciao
gianrico
Ducaaaaaaaaaaaaaaa
Finalmente sei tronato!
O.O che sfilza di libri. Per fortuna che ci siete voi con i vostri consigli a porre un po’ rimedio alla mia ignoranza dilagante. Di questi da te segnalati mi affascina particolarmente ‘Dune’, e in casa ho ‘Uomini che odiano le donne’ (ma di questo passo lo leggerò in una prossima vita! XD). Ti consiglio pure io ‘l’Ultimo orco’ è MERAVIGLIOSO.
ps rimetti la frase ‘Voglio strade di notte, vento e pioggia, e nessuno che chieda dove sono’ troppo bella!
Iri
iri Dune DEVI leggerlo non puoi non leggerlo…
Eleas
@ Gianrico, eh, lo so… ma MZB è MZB, bisogna ricordarlo sempre e comunque. Non so come facesse, ma accidenti che stile di scrittura, non mi annoia e resto appiccicato alle pagine come con pochi altri. Buona scrittura!
@ Iriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Anche tu sei tornato, ma ciao!
Dune merita, ma non credo sia una lettura per tutti. Ad alcuni amici la sconsiglierei categoricamente, conoscendoli. L’ultimo orco, eh, dovrei partire dall’Ultimo Elfo che non ho ancora letto. Anche se la De Mari mi incuriosisce da tempo, e mi sa che il 2010 non me la lascerà far scappare.
La frase? Beh, sì, ma io “Vorrò per sempre strade di notte, vento e pioggia, e nessuno che chieda dove sono” 😉
Saluti cari,
L.
Luca …io non me ne sono mai andato
muhahahahahah
leggila la De Mari, almeno i primi 2 libri. ‘Gli ultimi incantesimi’ magari è un pelo meno riuscito ma ha una conclusione che ti lascia così :O e ci sono tutti i presupposti per un libro conclusivo spettacolare. E di suo ti consiglio pure ‘l’Ultima stella a destra della luna’ è breve ma incantevole.
Io l’ultimo libro della De Mari ce l’ho con la dedica *______*
Per ‘Dune’ vedrò di colmare in futuro, spero. E se non lo capisco te meno XD e pure te Eleas
ciau
Iri